20/7/2021
Il 28 giugno è stata pubblicata su The Medical Letter la
lettera in cui vengono riassunte le caratteristiche dell’
anticorpo monoclonale sperimentale Sotrovimab (VIR-7831; GSK/Vir Biotechnology), che ha ottenuto un'
autorizzazione all'uso di emergenza (EUA) dalla Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento di
COVID-19 da lieve a moderato.
Sotrovimab si lega a un epitopo conservato sulla proteina spike di SARS-CoV-2,
riducendo la capacità del virus di
penetrare nelle cellule dell’organismo.
La FDA ha concluso che Sotrovimab può essere utilizzato in
pazienti di età ≥ 12 anni con un peso corporeo ≥ 40 kg e con rischio di
progressione verso una malattia grave (incluse ospedalizzazione e morte). Le condizioni ad alto rischio di progressione della malattia in un paziente con COVID-19 di età ≥ 12 includono: sovrappeso, gravidanza, malattie cardiovascolari, ipertensione o malattie respiratorie croniche.
L’approvazione all’uso di emergenza da parte dell’FDA si è basata sui risultati intermedi di uno
studio in doppio cieco non ancora pubblicato (
COMET-ICE) effettuato su
583 pazienti ambulatoriali adulti affetti da COVID-19 da lieve a moderato che avevano un'
età ≥55 anni o avevano
almeno una comorbilità (diabete, obesità, malattia renale cronica, insufficienza cardiaca, broncopneumopatia cronica ostruttiva o asma da moderato a grave).
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere una singola infusione endovenosa di
Sotrovimab 500 mg o placebo
. Sotrovimab (500 mg) viene somministrato come
infusione endovenosa di 30 minuti dopo diluizione in 50 o 100 ml di soluzione fisiologica, pertanto i pazienti devono essere trattati in una struttura dotata di personale sanitario e attrezzata per gestire l'anafilassi e per monitorare eventuali reazioni di ipersensibilità durante e per almeno 1 ora dopo l'infusione del farmaco.
Sotrovimab dovrebbe essere somministrato
entro 10 giorni dall'insorgenza dei sintomi di COVID-19.
Dai risultati dello studio emerge che l’
1% dei pazienti che avevano ricevuto
Sotrovimab e il 7% di quelli che avevano ricevuto il placebo mostravano una
progressione di COVID-19 (ricovero o morte) entro il 29° giorno.
Per quanto concerne l’
efficacia contro le varianti di SARS-CoV-2 identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, Sotrovimab sembra essere efficace anche contro B.1.1.7 (Alpha; UK), B.1.351 (Beta; South Africa), P.1 (Gamma; Brazil), B.1.427/B.1.429 (Epsilon; California), B.1.526 (Iota; New York) e B.1.617 (Delta; India). Gli effetti avversi più comuni sono stati rash (2%) e diarrea (1%), mentre raramente si sono verificate reazioni di ipersensibilità, inclusa l'anafilassi.
In conclusione, questo studio ha dimostrato che la somministrazione di Sotrovimab sembra essere efficace anche contro le varianti di SARS-CoV-2, mentre
non sono
ancora disponibili studi che
confrontino direttamente
Sotrovimab con altri anticorpi monoclonali per il trattamento di COVID-19.
Il 22 maggio l’
EMA ha formulato
raccomandazioni sull'uso di Sotrovimab (VIR-7831) per il trattamento di COVID-19 e il 13 luglio, il
Ministro della Salute ha firmato il
decreto che autorizza la temporanea distribuzione (fino al 31 gennaio 2022) dell’anticorpo monoclonale Sotrovimab, a fronte delle valutazioni emerse dalla Commissione Tecnico Scientifica dell’AIFA ed effettuate sulla base delle
evidenze scientifiche, dei profili di
efficacia e di
sicurezza del Sotrovimab.
A cura di:
- Cristina Stasi, Centro Interdipartimentale di Epatologia CRIA-MASVE, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, AOU Careggi
- Caterina Silvestri, Agenzia regionale di sanità della Toscana
Per approfondire
Per maggiori info sui vaccini in sperimentazione contro Covid-19, consulta anche il nostro approfondimento: