La
crescente diffusione di batteri patogeni resistenti agli antibiotici rappresenta
una delle più gravi emergenze di salute pubblica, all’attenzione delle autorità sanitarie europee e non solo. Nel maggio 2014 una
task-force (
Transatlantic Task Force on Antimicrobial Resistance, TATFAR) che coinvolge UE e USA ha pubblicato un documento che richiama le autorità sanitarie a un maggior impegno nella lotta alla resistenza agli antibiotici e individua
3 strategie per i prossimi anni: promozione di un maggior utilizzo appropriato degli antibiotici, prevenzione delle infezioni da batteri multiresistenti e maggior coordinazione fra EU e USA per la produzione di nuovi antibiotici. Nel 2014 anche l’OMS ha pubblicato un rapporto sulla sorveglianza globale della resistenza agli antibiotici e, nell’introduzione, sottolinea l’importanza crescente del fenomeno per la salute pubblica.
In questo contesto,
la raccolta dei dati di sorveglianza microbiologica ha un'importanza fondamentale per la pianificazione e conduzione di programmi volti al controllo delle infezioni in generale e delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA) in particolare, consentendo di monitorare l’efficacia delle azioni intraprese in termini di variazioni dei parametri oggetto di sorveglianza. In particolare l’analisi e la sorveglianza di isolati invasivi, come ad esempio quelli causa di infezioni del torrente circolatorio, hanno un ruolo fondamentale per quantificare il problema dell’ antibiotico resistenza in infezioni che sono spesso associate ad alta mortalità. Inoltre in questi casi la scelta di una appropriata terapia antibiotica è cruciale ed è uno degli interventi più efficaci per ridurre il rischio di esiti fatali.
Col progetto “
Realizzazione di un sistema informativo-statistico per la raccolta ed elaborazione dei dati di sorveglianza microbiologica nella Regione Toscana” (Delibera DGDS 1258/2012) anche la Toscana, analogamente ad altre regioni, ha iniziato l’
implementazione di un sistema di sorveglianza microbiologica efficiente e sostenibile, denominato
rete per la sorveglianza dell’antibiotico-resistenza in Toscana (SART).
In questo report vengono riportati i
dati di sorveglianza relativi all’anno 2013, raccolti dai laboratori di Microbiologia clinica che hanno inizialmente partecipato alla rete SART. Nel corso del prossimo biennio si prevede di
estendere la partecipazione alla rete SART a tutti i laboratori di Microbiologia clinica toscani.