Reti cliniche, una nuova sezione del portale dati ARS. Aggiornati i dati della rete ictus


29/12/2022
Sono on line i dati aggiornati al 1° semestre 2022 della rete clinica tempo-dipendente dell’ictus, consultabili alla pagina web Reti cliniche.

Da ottobre 2022 l’ARS ha avviato il processo di condivisione del sistema di monitoraggio delle reti cliniche a partire dalle reti tempo-dipendenti con l’ictus, mettendo a disposizione la serie storica dal 2017. Tra gli sviluppi del 2023 vi è il completamento delle reti dell’infarto e di trauma maggiore e l’implementazione di almeno una ulteriore rete clinica.

All’interno del portale dati  ARS  Reti cliniche  si possono consultare gli indicatori di processo ed esito deliberati nel modello organizzativo dell’ictus (DGR n. 1106/2021), suddivisi per fase assistenziale (pre-ospedaliera, ospedaliera e esiti) a livello regionale, di area vasta e per singolo nodo (pronto soccorso o presidio di ricovero). Per rispondere all’obiettivo di misurare il risultato della rete nel suo complesso si è introdotta una lettura degli indicatori per primo nodo di accesso alla rete, che corrisponde al primo presidio attraverso il quale il paziente è entrato in contatto con la rete, ovvero il primo pronto soccorso o in alternativa primo presidio di ricovero. Ogni nodo appartenente alla rete ha comunque l’esigenza di misurare la propria performance, e per soddisfare questa necessità è stata inserita anche la visione degli indicatori per primo nodo di ricovero.

Le reti cliniche in sanità sono state ufficialmente introdotte in Italia con il DM n. 70 del 2015 e in Regione con la legge DGR 145/2016. Dello stesso anno sono gli atti sulle reti cliniche tempo-dipendenti regionali, ovvero i percorsi di assistenza e cura rivolti alla gestione di ictus, emergenze cardiologiche e traumi maggiori (DGR n. 1378 /2016; DGR n. 1380/2016).

Il modello di rete adottato dalla regione Toscana prevede che la gestione del percorso terapeutico del paziente sia ottimizzato attraverso l’esatta definizione del ruolo di ogni singolo nodo all’interno della rete. Il successo delle reti tempo dipendenti (RTD) si basa sul concetto che tra i nodi della rete occorrono relazioni continue, interdipendenti, gerarchiche e non, nel comune convincimento che la migliore assistenza si concretizza quando il valore di ogni singolo intervento è tale se fa parte di un meccanismo di interazione organizzata e armonica. Il funzionamento e la qualità delle Reti cliniche devono essere costantemente monitorati attraverso sistemi di indicatori che consentano di “leggere” sia il funzionamento globale delle reti, in termini di connessioni tra i nodi e appropriati cambi di setting, sia la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti, in termini di efficienza, efficacia, qualità e sicurezza delle attività svolte.

La RTD Ictus ha prodotto immediati e importanti risultati fin dalla sua implementazione a partire dal 2016-2017 e ha continuato a progredire, come testimoniano i dati di monitoraggio. Benché l’esito delle cure sia il principale indicatore per misurare il buon funzionamento di una rete, è tuttavia fondamentale, per questa patologia, tracciare e verificare alcune misure di processo relative alle modalità e ai tempi di accesso al trattamento e la percentuale dei casi trattati.