30/3/2018
A febbraio 2018 è partita la quinta edizione dell’
indagine Edit (Epidemiologia dei determinanti dell’infortunistica stradale in Toscana), uno studio multicentrico ideato e realizzato dalla nostra Agenzia con cadenza triennale. Lo scopo di questa rilevazione, la cui prima edizione è stata condotta ormai 13 anni fa, è quello d'
indagare gli stili di vita e i comportamenti alla guida di un campione rappresentativo di
studenti iscritti alle
scuole secondarie di II grado della nostra regione (età compresa tra i 14 e i 19 anni).
Come rivelano i risultati dell’ultimo report OMS
Global Status Report On Road Safety 2015, gli
incidenti stradali rappresentano un problema di assoluta priorità per la sanità pubblica: ogni anno causano il decesso di oltre 1,25 milioni di persone nel mondo e sono la
prima causa di morte nei giovani di età compresa tra 15 e 29 anni.
In
Toscana, così come in Italia, la mortalità per incidente stradale ha il suo peso maggiore negli anziani: se analizziamo però i decessi per fascia d’età, osserviamo invece che circa
¼ delle morti tra i giovani di età compresa tra 15 e 29 anni sono
causate da incidente stradale, mentre fra gli anziani la quota delle morti da imputare ad incidente stradale è inferiore all’1%. E c’è da aggiungere che, a differenza di molte altre cause di morte, quelle dovute ad incidenti stradali sono
quasi totalmente evitabili e prevenibili: in ogni incidente stradale c’è sempre in gioco, infatti, una
grave colpa individuale, ma anche una
responsabilità collettiva legata all’inefficacia degli interventi di prevenzione e di controllo. In una regione come la Toscana, che invecchia sempre più, la drammaticità di questi dati spiega il perché di un’
indagine, ripetuta ogni tre anni, sul
fenomeno dell’incidentalità stradale tra i giovani toscani, sui suoi
determinanti e sulle
conseguenze sanitarie che produce.
Oltre ai comportamenti alla guida, gli
argomenti indagati dall’indagine Edit sono: i rapporti con i pari e con la famiglia, l’andamento scolastico, l’attività sportiva, i comportamenti alimentari, i consumi di bevande alcoliche, sostanze stupefacenti e tabacco, i comportamenti sessuali ed il fenomeno del bullismo, l’abitudine al sonno, la propensione al gioco d’azzardo e l’utilizzo del tempo libero (impiego pc, lettura ecc.). Inoltre, nel questionario somministrato quest’anno, abbiamo aggiunto ulteriori argomenti d’indagine, tra cui la condizione di depressione.
Uno dei
punti di forza della nostra indagine è rappresentato dalla dimensione del campione: in ogni singola edizione sono stati infatti intervistati
circa 5mila studenti, provenienti da
oltre 50 istituti secondari superiori toscani. Questo ha consentito una
rappresentatività territoriale delle stime per ex-Asl. La scelta degli studenti delle scuole superiori come target dell’indagine risponde a precisi requisiti di opportunità, economicità ed affidabilità. I giovani sono, infatti, il gruppo a maggior rischio di incidenti stradali (una vittima su tre ha tra i 15 e i 29 anni); un’indagine di analoga struttura e dimensione su soggetti adulti si presenterebbe inoltre molto più complicata e dispendiosa.
Ma quest’anno l’indagine appena partita fa un salto di qualità e si prefigge un
obiettivo ancora più ambizioso: quello di ottenere una rappresentatività dei dati per le nuove zone socio-sanitarie (27 totali). Per raggiungere questo risultato proveremo a
coinvolgere questa volta circa
10mila studenti appartenenti a
oltre 90 istituti toscani, quasi un decimo dell’intera popolazione che frequenta un istituto secondario nella nostra regione.
Vorrei sottolineare, ancora una volta, l’elemento innovativo di questa indagine, che consente di avere disponibili i
risultati in tempi brevissimi, nonostante la mole consistente di interviste in programma. Gli studenti compilano infatti i
questionari direttamente su tablet: attraverso una tecnologia wireless, le risposte arrivano direttamente ad un computer portatile, e da lì sono registrate in tempo reale in un database complessivo. Se questo metodo di raccolta delle informazioni può allungare, necessariamente, i tempi della rilevazione, d’altro canto accorcia invece in modo sostanziale quelli di inserimento dei dati: così si evitano anche molti possibili errori legati ad un inserimento tradizionale dei dati. Dopo pochi mesi dal termine della rilevazione avremo i risultati già disponibili per ulteriori elaborazioni e approfondimenti: i
risultati della nuova indagine 2018 verranno poi ufficialmente
presentati in un convegno, che abbiamo già programmato per l’8 novembre 2018. Tutti i risultati delle precedenti edizioni, con mappe, trend e dettaglio per ciascuna ex-Asl, possono essere consultati nei nostri portali
Edit e
Osservatorio sugli stili di vita.
Infine, ancora una volta un sentito grazie va ai dirigenti scolastici e ai professori delle scuole partecipanti, che come noi credono nella bontà di questo studio e dedicano tempo ed energie a quest’indagine, agevolandoci durante tutte le varie fasi della rilevazione. Ma un ringraziamento particolare va preventivamente anche agli studenti, per la cura che vorranno mettere nel rispondere alle domande e per la pazienza che dimostreranno nel compilare il questionario. La loro collaborazione è elemento fondamentale della nostra indagine: risultati attendibili e precisi dipendono infatti dall’accuratezza e dalla completezza delle loro risposte.
Fabio Voller
Coordinatore Osservatorio di epidemiologia ARS Toscana