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World AIDS Day 2024, l'ARS aggiorna i dati su HIV-AIDS in Toscana

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In occasione della giornata mondiale di lotta contro l'AIDS, che si celebra il 1 dicembre, l'Agenzia regionale di sanità pubblica l'aggiornamento periodico sulla situazione nella nostra regione per quanto riguarda i casi di HIV e AIDS. 

Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza: focus sulla salute dei bambini toscani

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Si è appena celebrata la giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, istituita nel 1954 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di promuovere la solidarietà internazionale, la consapevolezza tra i bambini di tutto il mondo e il miglioramento del loro benessere.

Infortunistica stradale: l’aggiornamento ISTAT mostra un calo di incidenti, feriti e decessi in Toscana nel 2023

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Il 14 ottobre scorso ISTAT ha pubblicato l’aggiornamento 2023 della serie storica degli incidenti stradali in Italia, certificando, a fronte di una ripresa ormai consolidata della mobilità dopo le limitazioni dovute alla pandemia da Covid-19, la diminuzione dei decessi e l’aumento contenuto del numero di incidenti e feriti.

Lo stato della salute mentale nella popolazione toscana

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I disturbi mentali rappresentano una delle principali fonti di sofferenza e disabilità nel mondo e sono in progressivo aumento. Secondo l’Oms, quasi 1 miliardo di persone nel mondo vive con almeno un disturbo mentale (una persona su dieci a livello globale). Si stima, inoltre, che la pandemia abbia incrementato di oltre il 25% i disturbi. 

Ottobre, mese della prevenzione del tumore al seno. I programmi di screening della Regione Toscana

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Il mese di ottobre si tinge di rosa per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione nella lotta al tumore al seno. Durante questo periodo si promuove la consapevolezza sull’importanza della diagnosi precoce e dei percorsi di cura tempestiva.

Giornata mondiale dell'aria pulita: com'è la qualità dell'aria in Italia e in Toscana?

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Istituita nel 2019 dall’Assemblea generale delle Nazioni unite, la giornata mondiale dell'aria pulita, che è stata celebrata il 7 settembre, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a facilitare le azioni per migliorare la qualità dell’aria. È un appello globale a trovare nuovi modi di fare le cose, per ridurre la quantità di inquinamento atmosferico che causiamo e garantire a tutti il diritto a respirare aria pulita. 

Promuovere la salute sessuale nei giovani toscani per contrastare le infezioni sessualmente trasmesse: giornata Internazionale della salute sessuale

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La giornata internazionale della salute sessuale, che si celebra ogni anno il 4 settembre,  ha il fine di promuovere una maggiore consapevolezza sociale sulla salute sessuale in tutto il mondo e promuovere la più ampia informazione in materia. La giornata richiama l’attenzione sulla necessità di un’adeguata e corretta educazione alla sessualità, sulla prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili e i tumori associati, sulla tutela dei diritti legati alla sfera sessuale ed alle scelte individuali.

Interruzione volontaria di gravidanza in Toscana

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    Consulta: 

Grazie agli sforzi fatti in questi anni per aiutare a prevenire le gravidanze indesiderate e a diffondere l’informazione sulla procreazione responsabile, in particolare dai consultori familiari verso la popolazione immigrata o minorenne, anche con l’accesso alla contraccezione, gratuita dal 2018 (delibere regionali n. 1251/2018 e 394/2019), il fenomeno delle IVG è in diminuzione in Toscana, così come in Italia. Durante la pandemia da Covid-19, l’IVG è stata inserita da Decreto ministeriale tra le procedure “indifferibili” e quindi garantite anche durante lo stato di emergenza.

The evidence is clear, invest in prevention: il 26 giugno la Giornata internazionale contro il traffico illecito di droga. Le azioni di contrasto all’utilizzo delle sostanze illegali messe in campo dall’Italia e dalla Toscana

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Il 26 giugno si è celebrata la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droghe, istituita nel 1987 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con lo scopo di rafforzare l’azione e la cooperazione tra paesi per raggiungere l’obiettivo di una società internazionale libera dall’abuso di sostanze stupefacenti. Sostenuta ogni anno da individui, comunità e organizzazioni di tutto il mondo, questa ricorrenza globale mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul grave problema che le droghe illecite rappresentano per la società.

Quanto è diffusa l’abitudine al fumo? In occasione della giornata mondiale senza tabacco 2024 ripercorriamo le abitudini dei toscani e degli italiani

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Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose patologie cronico-degenerative, in particolare a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare e in Italia è il maggiore fattore di rischio evitabile di morte prematura.

L'inverno demografico alle porte: il quadro della situazione toscana nel panorama nazionale

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    L’aggiornamento degli indicatori demografici ISTAT per l’anno 2023, recentemente pubblicato dall’Istituto, ci consente di fotografare la situazione toscana nel panorama nazionale, con alcuni approfondimenti per area o provincia all’interno del territorio regionale.

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    Consulta i dati di dettaglio nel report ISTAT Indicatori demografici| anno 2023

L’aggiornamento degli indicatori demografici ISTAT per l’anno 2023, recentemente pubblicato dall’Istituto, ci consente di fotografare la situazione toscana nel panorama nazionale, con alcuni approfondimenti per area o provincia all’interno del territorio regionale.

La nuova riforma del codice della strada: su quali fattori di rischio interviene, quali le implicazioni sul sistema sanitario?

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La Camera dei deputati ha recentemente approvato una riforma del codice della strada, contenuta in un disegno di legge del Consiglio dei ministri, della quale, in attesa della votazione in Senato, le novità sono state già oggetto di discussione da parte di quotidiani e associazioni del settore che abitualmente si occupano di sicurezza stradale da diverse prospettive di osservazione.

L’aumentato rischio di contrarre il virus Dengue a seguito della diffusione di zanzare del genere Aedes

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In Italia da alcune settimane sono state diffuse, pubblicate e commentate numerose informazioni sul virus Dengue, con particolare riferimento ad una sua potenziale trasmissione nel nostro Paese, anche in seguito alla circolare n. 8083 emanata lo scorso 14 marzo 2024 dal Ministero della salute contenente alcune misure di vigilanza sanitaria nei suoi confronti.

Giornata mondiale dell’attività fisica, promuovere una pratica regolare è una sfida intersettoriale. Dati toscani ed italiani su attività fisica, sportiva e sedentarietà nelle varie fasce di età

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Domani 6 aprile si celebra la Giornata mondiale dell’attività fisica, che ha l’obiettivo di ricordare l’importanza di uno stile di vita attivo e la pratica regolare di attività fisica, in tutta la popolazione e in ogni fase della vita.


Aspetti economici ed epidemiologici del gioco d'azzardo in Toscana

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Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders – DSM IV) indica il gioco d’azzardo (DGA) come un «comportamento persistente, ricorrente e maladattativo di gioco, che compromette le attività personali, familiari o lavorative», che risulta correlato con una frequente comorbidità psichiatrica, una bassa qualità della salute fisica, dinamiche relazionali e sociali nocive, impattando a livello individuale e sociale.

Interruzione volontaria di gravidanza in Toscana

Grazie agli sforzi fatti in questi anni per aiutare a prevenire le gravidanze indesiderate e a diffondere l’informazione sulla procreazione responsabile, in particolare dai consultori familiari verso la popolazione immigrata o minorenne, anche con l’accesso alla contraccezione, gratuita dal 2018 (delibere regionali n. 1251/2018 e 394/2019), il fenomeno delle IVG è in diminuzione in Toscana, così come in Italia. Durante la pandemia da COVID-19, l’IVG è stata inserita da decreto ministeriale tra le procedure “indifferibili” e quindi garantite anche durante lo stato di emergenza.

World AIDS Day 2023, l'ARS aggiorna i dati epidemiologici su HIV-AIDS in Toscana

HIV

In Italia, nel 2022, l’incidenza HIV è pari 3,2 nuove diagnosi per 100.000 residenti. Rispetto all’incidenza riportata dai Paesi dell’Unione Europea, l’Italia si posiziona al di sotto della media europea (5,1 nuovi casi per 100.000 residenti). La Toscana con 4 nuove diagnosi per 100.000 residenti, è la seconda regione italiana dopo il Lazio (4,8 per 100.000) con incidenza più alta [1].

Quale impatto hanno avuto la pandemia da Covid-19 e le misure per contenere il contagio sui comportamenti, le opinioni e la visione del mondo delle persone più giovani?

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L’Istat nel 2021 ha condotto, con il supporto del Ministero dell’istruzione, l’indagine Bambini e ragazzi: comportamenti, atteggiamenti e progetti futuri, indirizzata alla popolazione giovane degli istituti secondari di I grado e di II grado italiani, per un totale di circa 41mila rispondenti. I dati sono stati raccolti tramite un questionario online e sono stati presentati in occasione dell’evento di restituzione on line tenutosi il 4 maggio 2022.

La salute di genere in Toscana: politiche, bisogni di salute e cure erogate

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    Consulta e scarica il Documento ARS:

    Consulta i materiali del convegno di presentazione del Documento ARS

L’11 maggio scorso è stato presentato in una giornata seminariale il nuovo Documento Arsdedicato alla Salute di genere in Toscana

a 10 anni dalla sua prima edizione. Attraverso la collaborazione con i maggiori esperti che fanno parte della rete professionale sanitaria toscana sono stati analizzati molti aspetti relativi alla salute ed al ricorso ai servizi sanitari letti sotto l’ottica della differenza di genere. In questo approfondimento riportiamo parte dei contributi di maggiore rilevanza e/o innovativi rispetto al tema. 

Welfare e salute in Toscana 2022, i risultati del rapporto curato da ARS Toscana

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    Consulta anche la pagina web dedicata al webinar per visionare i materiali della giornata:

Si tiene oggi, 1° dicembre 2022, la presentazione del Rapporto Welfare e salute 2022. L’edizione di quest’anno (la quinta) ha dedicato, come di consueto, il secondo dei tre volumi ad un tema considerato di più stretta attualità: la scelta è ricaduta sulle diseguaglianze sociali e di salute, nel contesto pandemico che ha caratterizzato gli ultimi due anni e alla luce delle prossime azioni di intervento previste con i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il primo volume, tradizionalmente, è invece quello dedicato alla descrizione della popolazione toscana, e vi contribuiscono tutti gli enti coinvolti nel gruppo di lavoro: Ars Toscana, Regione Toscana, Osservatorio sociale regionale, Centro Gestione rischio clinico, Anci Toscana e Laboratorio MeS. Di seguito proponiamo una breve sintesi delle principali evidenze del volume uno, presentate in occasione del webinar di oggi.

La situazione HIV/AIDS in Toscana: aggiornamento 2022

In occasione della Giornata mondiale 2022 contro l'AIDS, che ricorre il 1 dicembre, l'ARS aggiorna la situazione su HIV/AIDS in Toscana.

Diminuisce l’incidenza ma aumenta la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV (con bassi CD4 o in AIDS). La Toscana ha come ogni hanno tassi di incidenza per Hiv e Aids più alti rispetto alla media italiana e si colloca nel panorama italiano tra le regioni ad incidenza più alta.

La riduzione delle diagnosi osservata potrebbe suggerire varie ipotesi:

  • una reale diminuzione, risultato di molteplici azioni quali: efficienti campagne di prevenzione, la sensibilizzazione alle terapie come profilassi Pre-Esposizione (PrEP: somministrazione preventiva di farmaci per contrastare il rischio di acquisizione sessuale), così come il tempestivo utilizzo della profilassi post esposizione (PEP)
  • una sottonotifica/sottodiagnosi a seguito di un ritardo di notifica di alcune schede dai centri clinici, reparti di malattie fortemente impegnati per la cura del Covid-19 e dalle misure necessarie per il contenimento della pandemia che potrebbero aver ridotto l’accesso ai servizi

L’aumento delle diagnosi tardive rende plausibile la possibilità che una quota di diagnosi sia stata ritardata in seguito all’emergenza Covid-19: le restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19 potrebbero aver impedito o scoraggiato molte persone a recarsi presso le strutture sanitarie per effettuare un test. La diagnosi tardiva suggerisce problemi persistenti con l'accesso e la diffusione del test. Per ridurre l'alta percentuale di persone con diagnosi tardiva, è essenziale dare priorità a una serie di interventi di sanità pubblica finalizzati ad aumentare la consapevolezza sul grado di diffusione dell’infezione e sulle modalità di trasmissione e prevenzione e facilitare all’accesso ai test.

HIV

In Italia, nel 2021, l’incidenza HIV è pari 3 nuove diagnosi per 100.000 residenti. Rispetto all’incidenza riportata dai Paesi dell’Unione Europea, l’Italia si posiziona al di sotto della media europea (4,3 nuovi casi per 100.000 residenti). La Toscana con 4 nuove diagnosi per 100.000 residenti, è tra le regioni con incidenza più alta della media italiana.

Figura 1. Numero di nuove diagnosi di HIV in Toscana e tasso di notifica (per 100.000 residenti) per genere ed anno di diagnosi. Anni 2009-2021
fig1 approf HIV AIDS 2022
Dai dati del Sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv regionale, gestito da Ars, risulta che le nuove diagnosi di infezione da HIV notificate in Toscana, ai residenti e non (dati aggiornati al 28 novembre 2022), stabili dal 2009 al 2016, sono in diminuzione negli ultimi anni, in particolare nel 2020 e nel 2021, anni in cui la segnalazione delle nuove diagnosi può aver maggiormente risentito dell’emergenza Covid-19: 154 casi (tasso di notifica: 4,2 per 100.000 residenti) nel 2020, in diminuzione del 14% rispetto al 2019 quando i casi erano 180 e del 56% rispetto al 2016 quando i casi erano 351; 148 casi nel 2021 (tasso di notifica: 4,0 per 100.000 residenti) in calo di un ulteriore 4% rispetto al 2020 (Figura 1). I casi del 2019-2021 potrebbero essere sottostimati a seguito di un ritardo di notifica di alcune schede dai centri clinici, reparti di malattie fortemente impegnati per la cura del Covid-19 e dalle misure necessarie per il contenimento della pandemia che potrebbero aver ridotto l’accesso ai servizi. Dobbiamo considerare che la reale diminuzione potrebbe essere il risultato di molteplici azioni quali: efficienti campagne di prevenzione, la sensibilizzazione alle terapie come profilassi Pre-Esposizione (PrEP: somministrazione preventiva di farmaci per contrastare il rischio di acquisizione sessuale), così come il tempestivo utilizzo della profilassi post esposizione (PEP). E’ da considerare l’importanza fondamentale della terapia delle persone sieropositive come prevenzione (TaSP) con il raggiungimento della non rilevabilità del virus nel sangue (U=U: Undetectable=Untransmittable).

Nel biennio 2020-21 il 76,8% dei casi notificati riguarda il genere maschile (rapporto maschi/femmine 3,3:1; incidenza maschi: 6,5 per 100.000; femmine: 1,8 per 100.000). I più colpiti sono i giovani di età compresa tra 25 e 29 anni, seguiti dai 30-39 enni e dagli adulti di età compresa tra 40 e 49 anni, in tutte le fasce di età si registra una diminuzione dei casi rispetto al biennio precedente, più marcata tra i ragazzi under 25 (Figura 2). Per le femmine si osservano ampie variazioni dell’’età mediana al momento della diagnosi di infezione, che passa da 32 anni (range interquartile: IQR: 27-41 anni) nel 2009-11 a 43 anni (IQR: 31-51 anni) nel 2020-21; per i maschi l’età mediana alla diagnosi resta più stabile negli anni sui 44 anni. I casi pediatrici, che presentano quasi tutti modalità di trasmissione verticale tra madre e figlio, sono diventati rari, grazie alla terapia antiretrovirale somministrata alla madre sieropositiva e all’introduzione del test per HIV tra gli esami previsti nel libretto di gravidanza. Non si sono verificati casi pediatrici negli ultimi sei anni in Toscana.

Figura 2. Tasso di notifica (per 100.000 residenti) di HIV per classi di età alla diagnosi. Biennio 2020-2021 e confronto triennio 2018-2019
fig2 approf HIV AIDS 2022
Tra i casi diagnosticati in Toscana nel biennio 2020-21, 98 (32,7% del totale) riguardano la popolazione straniera: le nazionalità straniere più frequenti sono Perù, Brasile e Nigeria. I tassi grezzi dei casi per cittadinanza (Figura 3) evidenziano sia per gli stranieri che per gli italiani un andamento in diminuzione negli anni sebbene i tassi degli straneri si mantengono quasi 4 volte superiori a quelli degli italiani.

Figura 3. Tasso di notifica (per 100.000 residenti) di HIV per cittadinanza ed anno di diagnosi. Anni 2009-2021
fig3 approf HIV AIDS 2022
La maggior parte delle infezioni da HIV è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, a sottolineare l’abbassamento del livello di guardia e la bassa percezione del rischio nella popolazione. I rapporti eterosessuali rappresentano la modalità di trasmissione nettamente più frequente per le donne (87,1% nell’ultimo biennio). Nei maschi il contagio è nel 36,6% eterosessuale e nel 51,7% dei casi omosessuale. Le persone che si sono infettate a causa dell’uso di droghe iniettive sono il 6% in entrambi i generi (Figura 4).


Una quota importante di pazienti si presenta tardi alla diagnosi di sieropositività, evidenziando già un quadro immunologico compromesso. Una diagnosi tardiva dell’infezione Hiv comporta una maggiore probabilità di infezioni opportunistiche (quindi malattia conclamata) ed un eventuale ritardo dell’inizio della terapia. Inoltre nei pazienti con infezione avanzata con virus replicante e non in terapia, la viremia persistentemente rilevabile favorisce la trasmissione del virus e pertanto la diffusione del contagio.


La consapevolezza da parte del paziente del proprio stato di sieropositività è un elemento molto importante in quanto permette di accedere tempestivamente alla terapia antiretrovirale e di ridurre la probabilità di trasmissione dell’infezione legata a comportamenti a rischio. Il 29,1% è già in AIDS conclamato al momento della diagnosi di sieropositività. Il 47% è Advanced Hiv Disease (AHD) e il 60,4% è Late Presenter (LP) ovvero si presenta alla prima diagnosi di sieropositività con una patologia indicativa di AIDS o con un quadro immunologico già compromesso (Figura 5). Il trend delle diagnosi tardive già in crescita negli anni, si accentua nel 2020-21, facendo ipotizzare che potrebbe esserci stato un ritardo diagnostico a causa della pandemia da Covid-19.

Figura 4. Modalità di trasmissione dei casi adulti di HIV notificati in Toscana per genere. Anni 2009-2021


fig4 approf HIV AIDS 2022
MSM: Maschi che fanno sesso con maschi
IDU: (Injection Drug Users) Uso di sostanze stupefacenti per via endovenosa
Altro: ha ricevuto fattori della coagulazione/trasfusione, cellule staminali, contatto accidentale con sangue, ecc


Figura 5. Late Presenter, Advanced HIV Disease, AIDS al momento della diagnosi di sieropositività
fig5 approf HIV AIDS 2022
LP: Late Presenter: numero di CD4< 350 cell/ µL o patologia indicativa di AIDS
AHD: Advanced HIV Disease: numero di CD4< 200 cell/ µL o patologia indicativa di AIDS

La bassa percezione del rischio della popolazione viene confermata dal fatto che il 61,8% dei pazienti effettua il test nel momento in cui vi è il sospetto di una patologia HIV-correlata o una sospetta malattia a trasmissione sessuale (MTS) o un quadro clinico di infezione acuta e solo il 33,6% lo effettua spontaneamente per percezione di rischio. Nelle femmine oltre a queste due motivazioni, si aggiunge una quota importante di donne che ha eseguito il test durante un controllo ginecologico in gravidanza (15%). Gli MSM continuano ad avere una maggior percezione del rischio rispetto agli eterosessuali, effettuando il test spontaneamente per percezione del rischio nel 46,9% dei casi (19,1% negli etero maschi e 25,3% nelle femmine etero) (Figura 6).

Figura 6. Motivo di esecuzione del test dei casi adulti di HIV notificati in Toscana per modalità di trasmissione del virus e genere. Anni 2009-2021
fig6 approf HIV AIDS 2022

AIDS

L’andamento dei casi di AIDS in Toscana (Figura 7) è analogo a quello nazionale: si evidenzia un incremento dell’incidenza dall’inizio dell’epidemia sino al 1995, seguito da una rapida diminuzione dal 1996 fino al 2000 e da una successiva costante lieve diminuzione, accentuata nel 2020 e nel 2021 con 47 e 53 casi notificati rispettivamente, corrispondenti ad un tasso di notifica di 1,3 e 1,4 per 100.000 abitanti (dati aggiornati al 28 novembre 2022). I casi dell’ultimo anno potrebbero essere sottostimati a seguito di un ritardo di notifica di alcune schede dai centri clinici, reparti di malattie infettive impegnati per la cura del Covid, oppure a causa di una ridotta presentazione delle persone con una situazione clinica aggravata per timore di esporsi al Covid-19 recandosi in ospedale, ma comunque una leggera riduzione dei casi potrebbe essere reale come conseguenza stessa della riduzione dei casi di HIV.

L’incidenza per area geografica mostra in Italia la persistenza di un gradiente Nord-Sud nella diffusione della malattia nel nostro paese, come risulta dall’incidenza che è mediamente più bassa nelle regioni meridionali. La Toscana, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’ISS, continua ad avere un tasso di incidenza leggermente maggiore rispetto a quello nazionale (0,97 per 100.000 vs 0,6 per 100.000 residenti) e a collocarsi tra le regioni con incidenza più alta.

Figura 7. Numero di casi di AIDS notificati in Toscana per anno di diagnosi e genere. Anni 1985-2021
fig7 approf HIV AIDS 2022

In Toscana, dall’inizio dell’epidemia al 31 dicembre 2021, sono stati notificati 5080 nuovi casi di AIDS. I casi pediatrici risultano 55: 52 casi registrati prima del 2001, 1 nel 2011, 1 nel 2012 e un caso nel 2015. Nessun caso è stato registrato negli ultimi 6 anni. Ci si ammala di AIDS in età sempre più avanzata: l’età mediana alla diagnosi presenta, nel corso degli anni, un aumento progressivo in entrambi i generi. Ciò si verifica in seguito ai cambiamenti nei comportamenti individuali: la modalità di trasmissione è passata da essere legata alla tossicodipendenza e al mondo giovanile alla trasmissione per via sessuale che riguarda non più solo i giovani ma tutta la popolazione. L’età

aumenta anche per effetto della terapia farmacologia che ritarda, anche di molto, la progressione dell'HIV in AIDS. Si è così passati dalle età mediane di 31 anni nel 1990-91, ai 39 anni nel 2000-01, fino ad arrivare ai 47 anni nel biennio 2021-21. A fronte di una stabilizzazione dei casi notificati si contrappone un forte incremento dei casi prevalenti (2.333 al 31/12/2021), legato all’aumento della sopravvivenza (Figura 8).

Figura 8. Tassi di notifica e prevalenza di AIDS (per 100.000 residenti) notificati in Toscana. Anni 1988-2021
fig8 approf HIV AIDS 2022
La modalità di trasmissione del virus HIV ha subito nel corso degli anni un’inversione di tendenza: il maggior numero di infezioni non avviene più, come agli inizi dell’epidemia per la tossicodipendenza ma è attribuibile a trasmissione sessuale, soprattutto eterosessuale. Queste due ultime categorie di trasmissione rappresentano nell’ultimo biennio l’86,0% dei nuovi casi adulti di AIDS e, in particolare, il 58,0% è relativo a rapporti eterosessuali (Figura 9).


Figura 9. Modalità di trasmissione dei casi adulti di AIDS notificati in Toscana. Anni 1986-2021
fig9 approf HIV AIDS 2022
MSM: Maschi che fanno sesso con maschi
IDU: (Injection Drug Users) Uso di sostanze stupefacenti per via endovenosa
Altro: ha ricevuto fattori della coagulazione/trasfusione, cellule staminali, contatto accidentale con sangue, ecc


Questo dato sottolinea l’abbassamento del livello di guardia nella popolazione generale: gli eterosessuali non si ritengono soggetti “a rischio” ed invece rappresentano la categoria che più ha bisogno di informazione. Molti dei nuovi sieropositivi, che hanno contratto il virus attraverso rapporti sessuali non protetti, non sanno di esserlo e continuano a diffondere la malattia senza avere coscienza del rischio. Si osserva che la proporzione di pazienti con una diagnosi di sieropositività vicina (meno di 6 mesi) alla diagnosi di AIDS è in costante aumento nel tempo (Figura 10) ed è più elevata tra coloro che hanno come modalità di trasmissione i rapporti eterosessuali. Questi risultati indicano che molti soggetti ricevono una diagnosi di AIDS avendo scoperto da poco tempo la propria sieropositività.

Figura 10. Tempo intercorso tra la diagnosi di HIV e la diagnosi di AIDS dei casi adulti di AIDS notificati in Toscana. Anni 1994-2021
fig10 approf HIV AIDS 2022





A cura di:

  • Monia Puglia e Fabio Voller - Agenzia regionale di sanità della Toscana
  • Francesca Vichi- U.O. Malattie infettive - Ospedale Santa Maria Annunziata, Bagno a Ripoli, Firenze 

I comportamenti, le abitudini e gli stili di vita degli adolescenti toscani prima, durante (e dopo?) la pandemia Covid-19. I risultati dell’indagine Edit 2022

Premessa

L’adolescenza è un’età delicata per la formazione della persona e per la crescita psicofisica, su cui i comportamenti e gli stili di vita hanno un grande impatto, sia per i condizionamenti della fase di sviluppo che per gli effetti che possono produrre per l’età adulta.

ARS geolocalizza i consultori familiari pubblici della Toscana e ne descrive utenza e attività

In Toscana i consultori sono diventati negli anni un punto di riferimento del percorso nascita del servizio sanitario, ad esempio per la consegna dei libretti di gravidanza, per i corsi di accompagnamento alla nascita e nella prevenzione delle interruzioni volontarie di gravidanza.

La situazione HIV/AIDS in Toscana: aggiornamento 2021

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In Italia, la raccolta sistematica dei dati sui casi di sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) è iniziata nel 1982 e nel giugno 1984 è stata formalizzata in un sistema di sorveglianza nazionale attraverso il quale vengono segnalati i casi di malattia diagnosticati dalle strutture cliniche del Paese. Con il decreto ministeriale del 28 novembre 1986 (Gazzetta ufficiale n. 288 del 12 dicembre 1986), l’AIDS è divenuta in Italia una malattia infettiva a notifica obbligatoria, ovvero è sottoposta a notifica speciale mediante la compilazione di un’apposita scheda che il medico segnalatore compila e trasmette sia all’Agenzia regionali di sanità della Toscana (ARS) sia al centro operativo AIDS dell’Istituto superiore di sanità.

La Toscana in zona gialla: qual è la situazione contagi, ospedalizzazioni e vaccinazioni prima delle riaperture del 26 aprile

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A più di un anno dal suo inizio, la pandemia da Covid-19 non ha ancora esaurito la propria espansione. Nel mese di aprile 2021 il livello dei contagi nel nostro paese continua ad essere alto, se paragonato a quello di fine aprile 2020, quando tutta Italia si apprestava ad uscire da quasi due mesi di lockdown.

Rischio di CoViD-19: impatto delle condizioni socio-economiche

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Secondo i dati disponibili, nel 2020 in Toscana, su 3.492.523 assistiti presenti in anagrafe sanitaria ad inizio anno, 54.099 hanno contratto un’infezione da SARS-CoV-2 sviluppando una CoViD-19 sintomatica, per un’incidenza cumulativa di 15,5 casi ogni 1.000 abitanti.

L'elastico delle misure di limitazione contro il coronavirus: cosa ci aspetta nei prossimi tre mesi

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Nelle ultime tre settimane la curva dei contagi da SARS-Cov2 in Toscana ha ripreso a salire. Un aumento dei casi settimanali che non ha causato un’impennata repentina simile a quella osservata ad inizio autunno, ma una crescita più lineare con incrementi medi del 18% da una settimana all’altra.