ARS NEWS - 18/11/2012
Si è celebrata il
18 novembre la
giornata mondiale ONU per le
vittime della strada: per onorare chi ha perso la vita ed inviare un messaggio di cordoglio ai familiari, che devono affrontare le conseguenze emotive, pratiche ed economiche di questi tragici eventi. Il tema è importantissimo visto l’altissimo costo di vite umane: nel
mondo infatti
ogni anno perdono la vita quasi 1,3 milioni di persone a causa di incidenti stradali, ed altre 50 milioni di persone rimangono ferite o addirittura in condizioni di disabilità. L’incidente stradale rimane, purtroppo, la
principale causa di morte tra i giovani nella fascia di età 15-29 anni, in larga parte causato dall’abuso di alcol e altre sostanze alla guida.
Gli incidenti stradali in ItaliaPer quanto riguarda l’
Italia, secondo l’Istat nel
2011 sono state 3.860 le vittime di incidenti stradali. Un
calo del 5,6% rispetto al 2010, che porta l’Italia a una diminuzione del numero dei morti rispetto al 2001 pari al 45,6%. Sempre più vicino quindi, ma non ancora raggiunto, l’obiettivo fissato dall'Unione europea nel Libro Bianco del 2001, che prevedeva la riduzione della mortalità su strada del 50% entro il 2010, obiettivo riproposto per il nuovo decennio.
La situazione incidenti in ToscanaPer quanto riguarda invece la
Toscana, gli
incidenti stradali negli ultimi dieci anni sono in
lieve diminuzione: da 18.949 incidenti nel 2001 si è passati a 18.672 nel 2011 (cioè il 1,5% in meno). Anche il numero dei feriti è diminuito del 2% (da 25.387 nel 2001 a 24.876 nel 2011). In forte diminuzione invece il numero dei morti: nel 2001 le vittime erano 463, mentre nel 2011 sono state 265, cioè circa il 43% in meno. Ma la Toscana rimane tra le regioni italiane con il numero più elevato di incidenti e feriti, anche se non gravi, e con costi sanitari che nel 2008 sfiorano i 47 milioni di euro (fonte: Automobile Club d'Italia).
Alcune azioni concrete a livello italianoIl problema rimane dunque grave, ma l’atteggiamento generale della società è di sostanziale indifferenza. Per questo i governi e le associazioni non governative sono chiamati, a livello mondiale, ad un lavoro sempre più intenso per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su conseguenze e costi degli incidenti stradali, oltre che sulle misure da adottare per prevenirli. Vediamo alcune
azioni concrete a livello italiano.
Il
Ministero della Salute è impegnato su vari fronti: “La vita è sempre una anche se hai bevuto”, è il titolo della
campagna 2012 che si rivolge proprio a giovani e giovani adulti attraverso annunci stampa e banner sulle testate di informazione online. E’ stata inoltre progettata per gli smartphone ed i tablet l’
applicazione web “Adrenalina pura” che permette di scaricare una playlist di 20 canzoni e di calcolare indicativamente il tasso alcolemico incrociando i propri dati su sesso e corporatura con le dosi di alcolici assunte, per scoprire se ci si può o meno mettere alla guida a fine serata.
L’
Associazione italiana familiari e vittime della strada (AIFVS) dedica ogni anno la giornata del 18 novembre al coinvolgimento sociale, anche con campagne di comunicazione contro la guida distratta o sotto l’effetto di alcol e coinvolgendo diversi ambiti della società. Quest’anno la collaborazione è stata stretta con le Leghe di pallavolo, basket e Lega Due: i giocatori sono scesi nei campi sportivi con le magliette “Fermiamo insieme la strage stradale” e con lo striscione “La distrazione nel gioco può farti perdere la partita, sulla strada può trasformarti in un criminale. Pensaci!”.
L’AIFVS ha avanzato inoltre quest’anno diverse richieste alle istituzioni: al Governo perché faccia propria la Giornata e preveda per essa iniziative specifiche; alle alte autorità religiose e civili un messaggio da diffondere a sostegno della Giornata; all’ANCI l’illuminazione di un monumento in ogni comune, l’intitolazione di una strada o di una piazza con successivo posizionamento di un monumento dedicato alle vittime della strada. Perché le vittime della strada sono da considerare come i caduti di una “guerra silenziosa”, colpevolmente accettata e sottovalutata dalla nostra società che usa chiamarsi civile.
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Incidenti stradali per conoscere in dettaglio i dati sugli incidenti stradali in Toscana e scaricare le nostre pubblicazioni e presentazioni.