ARS SEGNALA - 16/01/2013
Ogni anno in Europa muoiono circa 30mila persone in incidenti stradali, e l’
alcol continua ad essere la
causa principale di morte sulle strade: circa un quarto delle morti sono infatti provocate da tale abuso.
Proprio per valutare l’entità in Europa del problema della guida sotto l’influenza di alcol, droghe e farmaci oltre che per fornire prove di efficacia utili alle politiche di sicurezza stradale, la Commissione europea ha portato avanti dal 2006 al 2011 il
progetto DRUID – Driving under the Influence of Drugs, Alcohol and Medicines, che ha prodotto oltre 50 rapporti. La nuova
review dell’
European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA) dello scorso dicembre sintetizza i risultati di questi rapporti.
La sintesi dei risultati: alcol la sostanza più assunta e più pericolosa, le iniziative di prevenzioneNello studio sono stati analizzati i campioni di sangue di un gruppo di oltre 50mila conducenti di auto e furgoni, per verificare la presenza di 25 sostanze stupefacenti, comprese droghe illegali, alcol e farmaci. È la prima volta che uno studio presenta dati comparabili, fornendo una mappa del fenomeno in 13 paesi europei. L’
alcol è stato rilevato nel
3,5% dei guidatori, le
droghe illecite nell’
1,9% ed i
farmaci nell’
1,4%. Una miscela di droghe o farmaci è stata rilevata nello 0,4% dei fermati ed una percentuale uguale per alcol con droghe o farmaci.
Fra le sostanze è la
cannabis quella più frequentemente assunta dai guidatori, seguita dalla cocaina e dalle anfetamine. Per quanto riguarda invece i farmaci sono le
benzodiazepine il medicinale maggiormente rilevato nei guidatori, seguite da oppioidi meno comuni. In Europa la prevalenza di alcol, cocaina, cannabis e l’uso combinato di sostanze è risultato maggiore nei paesi del sud e in quelli occidentali. I farmaci oppiacei sono stati rilevati prevalentemente nelle regioni del nord Europa, mentre l’uso di sostanze è relativamente basso nei paesi dell’est. Nei conducenti
maschi è stata riscontrata una maggior presenza di
alcol e droghe, mentre i
farmaci soprattutto nelle
femmine anziane o di mezza età.
Lo studio ha inoltre calcolato il rischio per i guidatori di essere feriti gravemente o di rimanere uccisi se si mettono alla guida dopo aver fatto uso di sostanze psicoattive.
I risultati smentiscono la credenza comune che gli stimolanti illeciti aumentino la capacità di guidare o contrastino gli effetti dell’alcol o della mancanza di sonno. Gli studi hanno rilevato che gli stimolanti sono spesso assunti in dosi massicce: questo ha effetti negativi sulla percezione di sé, la capacità di giudizio critico e di prendere dei rischi. Questi effetti sono molto più gravi se gli stimolanti vengono assunti insieme all’alcol.
Il report descrive inoltre l’efficacia di alcuni risultati ottenuti in Europa nel contrastare la guida sotto l’effetto di alcol, droghe e farmaci. Alcune
iniziative di prevenzione efficaci prevedono l’adozione di programmi di formazione e l’utilizzo di strumenti di supporto: per aiutare i medici ed i farmacisti a rivedere le loro pratiche di prescrizione ed erogazione, oltre che per segnalare gli effetti dei farmaci sulle performance della guida. Per i pazienti che assumono questi farmaci, sono risultate invece efficaci (dal punto di vista della comunicazione del rischio) alcune immagini applicate ai pacchetti dei medicinali.
Il progetto DRUID ha dimostrato come aumenta il rischio di incidente stradale in seguito all’assunzione di sostanze stupefacenti ma il
rischio e la
percentuale di infortuni sono
più elevati per l’alcol. L’aumento dei controlli per contrastare la guida sotto l’effetto di droghe, a scapito di una riduzione di quelli per l’alcol, può quindi ripercuotersi in modo negativo sulla sicurezza stradale. Il report suggerisce quindi di mantenere come priorità per le Forze dell’ordine i controlli per la guida sotto l’influenza dell’alcol.
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