Prima di sviluppare una malattia a trasmissione sessuale (MTS) Si deve contrarre una
infezione a trasmissione sessuale (IST). Le IST possono essere curabili se batteriche, protozoarie e infestazioni - come sifilide, gonorrea e clamidia - o non curabili se virali - come HPV, HIV ed epatiti virali. Hanno sequele di complicanze e sono estremamente diffuse a livello mondiale: nel 2011 ne risultano affette
448 milioni di persone in tutto il pianeta (dati Organizzazione mondiale della sanità - OMS).
Gli unici dati disponibili sulle IST
in Italia fino al 1990 sono stati quelli relativi alle denunce obbligatorie (dati Istituto nazionale di statistica - ISTAT), che includevano esclusivamente sifilide e gonorrea, sottostimandone la vera frequenza. Dal 1991, l'Istituto superiore di sanità (ISS) ha attivato un sistema di sorveglianza composto da
una rete di centri clinici e laboratori su tutto il territorio nazionale, raccogliendo i dati demografici e comportamentali dei pazienti e offrendo loro di sottoporsi al test per l'HIV: i nuovi casi di IST individuati tra il 1991 e il 2009 con questo sistema ammontano a
78.782.
Nel 2012 la
Regione Toscana ha dato mandato all'
Agenzia regionale di sanità di valutare la fattibilità di un monitoraggio regionale delle IST. Sono stati coinvolti i centri clinici a livello multidisciplinare e si è giunti all'elaborazione di una
scheda informatizzata di raccolta dati sulle IST da affiancare alla già esistente scheda di segnalazione HIV. I risultati preliminari dell'anno campione 2011 hanno attestato la presenza di
670 pazienti con nuova diagnosi di IST in Toscana, di cui 461 maschi e 209 femmine.
Scarica la
presentazione Per saperne di più Torna alla pagina sulle
Infezioni sessualmente trasmissibili nei toscani Vai alla pagina
Il Registro regionale AIDS e la sorveglianza HIV