29/8/2024
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Dal “Centro di Riferimento Regionale Prevenzione Salute e Sicurezza nel Florovivaismo (CRRFV)” del 2005 al Progetto “Vivai e Salute (VeS)” del 2019

Il CRRFV nasce nel 2005 (DDRT 3615 del 21.6.2005) in attuazione del Piano Sanitario Regionale 2005-2007, come iniziativa del Piano Mirato della prevenzione dei lavoratori del comparto agricolo e forestale, nel piano di attività dell’U.F. di Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (PISLL) del Dipartimento di Prevenzione dell’allora USL N.3 di Pistoia. Il CRRFV ha svolto l’attività fino a tutto il 2016, anno in cui si è costituita l’Azienda USL Toscana Centro (AUSL TC) a seguito dell’unificazione delle ex USL 3 di Pistoia, 4 di Prato, 10 di Firenze ed 11 di Empoli, con la conseguente riorganizzazione territoriale dei Dipartimenti di Prevenzione e dei loro servizi, tra cui i PISLL, e il progressivo adeguamento e ridefinizione delle direzioni operative. Nel 2017 sono state completate le ultime iniziative del CRRFV, arrivando nel 2019 ad una nuova strategia di prevenzione, sotto forma di Progetto denominato “Vivai e Salute - VeS “, promosso dalla UFC Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione dell’AUSL TC.

Il Progetto “Vivai e Salute- VeS” ed i suoi 2 bracci:  “Vivai e Salute – Lavoro” e “Vivai e Salute - Popolazione generale”

Il Progetto “VeS” nasce nel 2019 come prosecuzione delle più significative iniziative del CRRFV con priorità operative, obiettivi e modalità di gestione condivise con i partecipanti al Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale della Provincia di Pistoia e con il PISLL di Pistoia della AUSL TC.


Obiettivi specifici
del progetto VeS

a - Ampliare e completare con il braccio “Vivai e Salute-Lavoro” (“VeS-Lavoro”) la ricerca sui rischi degli addetti ai vivai, rispetto a quella già svolta con il CRRFV, grazie ad una più estesa e attiva partecipazione delle Aziende Florovivaistiche ed al loro impegno a favorire l’accesso alle banche dati informatizzate in loro possesso;

b – Valutare con il braccio “Vivai e Salute-Popolazione Generale” (“VeS-Pop gen”) l’esposizione a pesticidi ed i rischi sanitari correlati nella popolazione residente nelle aree geografiche prossime ai terreni per la produzione vivaistica.

Il primo obiettivo rappresenta la prosecuzione ed implementazione delle indagini ambientali ed epidemiologiche che erano state già affrontate negli anni precedenti dal CRRFV, mentre la seconda costituisce la novità più significativa della progettazione, estendendo alla popolazione generale residente la valutazione dell’impatto ambientale e sanitario causato dall’attività vivaistica, in particolare per l’uso dei fitosanitari. La diffusa contiguità delle abitazioni e dei luoghi di vita e lavoro alle aree di produzione vivaistica, sia in campo aperto che in serre e in vasetteria, è condizione quasi unica a livello internazionale e rappresenta una opportunità specifica per studiare i nessi epidemiologi tra l’attività vivaistica e la salute di chi ci vive vicino.

I due bracci progettuali sono stati affidati operativamente alla UFC Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione dell’AUSL TC, attraverso due finanziamenti distinti, di cui:

  • VeS-Lavoro” sostenuto dal Settore Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della Direzione sanità, welfare e coesione sociale della Regione Toscana (DGRT 767 del 10.6.2019) e gestito dalla UFS Cerimp che afferisce alla UFC Epidemiologia dell’AUSL TC (Responsabile scientifico: dr.ssa Donatella Talini)
  • VeS-Pop gen” direttamente dall’AUSL TC (DDG 1520 del 7.11.2019), gestito dalla UFC Epidemiologia (Responsabile scientifico: dr.ssa Miriam Levi)

Tra il 2019 ed il 2024 non è stato possibile svolgere le attività del progetto nei tempi e modi programmati per imprevisti che hanno di fatto bloccato le procedure amministrative preliminari necessarie per iniziare il lavoro sul campo. In particolare:

  1. A febbraio 2020 è iniziata la pandemia da Covid-19, che ha sovvertito l’ordine delle priorità operative della UFC Epidemiologia, interamente rivolta al monitoraggio dell’impatto sanitario del virus SARS_CoV_2 nell’ASL TC. Nei periodi di relativa calma tra i picchi delle recrudescenti ondate pandemiche, che si sono succedute fino a tutto il 2022, è stato possibile avviare contatti e accordi preliminari con i partecipanti ai Gruppi di Lavoro che erano stati identificati per ciascuna linea di attività del progetto, senza però poter arrivare alla definizione di cronoprogrammi consolidati né tantomeno alla piena operatività.
  2. Tra il 2019 e il 2023, alla UFC di Epidemiologia si è verificato il pensionamento di tre dirigenti e la mancata assunzione di uno statistico, senza adeguamento della dotazione di personale, diversamente da quanto programmato. Inoltre, nuove impreviste regole amministrative, dal 2022 non hanno consentito di poter attivare sui fondi del Progetto i contratti di lavoro programmati per professionisti delle diverse specialità.
  3. La lunga durata di incubazione del progetto per i motivi precedenti ha di fatto imposto una ridefinizione degli obiettivi, del cronoprogramma e del piano finanziario con nuove delibere aziendali. Solo da luglio 2024 è stato possibile riattivare le procedure interne aziendali per poter rendere nuovamente operativo il progetto. 
Di fatto, pertanto, l’attività sul Progetto VeS-Pop Gen si è svolta fino ad oggi in modo discontinuo e frammentario. I principali risultati presentati qui di seguito sono per ora limitati alle presentazioni del progetto e a una selezione di documenti e rapporti tecnici sulla salute nell’area pistoiese prodotti dalla UFC Epidemiologia, e sulla qualità dell’ambiente redatti da ARPAT.       

Nel corso del 2024 sono state autorizzate le procedure amministrative per riattivare le due linee di ricerca su VeS-Lavoro e VeS-Pop Gen, gestite rispettivamente dalla UFS Cerimp e dalla UFC Epidemiologia dell’AUSL TC, con un nuovo piano di iniziative e cronoprogramma.