29/2/2024
 
Salute dei lavoratori ||  Ambiente e lavoro ||  Documenti e comunicazione || 

Dal “Centro di Riferimento Regionale Prevenzione Salute e Sicurezza nel Florovivaismo (CRRFV)” del 2005 al Progetto “Vivai e Salute (VeS)” del 2019

Il CRRFV nasce nel 2005 (DDRT 3615 del 21.6.2005) in attuazione del Piano Sanitario Regionale 2005-2007, nel Piano Mirato della prevenzione dei lavoratori del comparto agricolo e forestale, come attività dell’U.F. di Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (PISLL) del Dipartimento di Prevenzione dell’allora USL N.3 di Pistoia. Il CRRFV ha svolto l’attività fino a tutto il 2016, anno in cui si è costituita l’Azienda USL Toscana Centro (AUSL TC) a seguito dell’unificazione delle ex USL 3 di Pistoia, 4 di Prato, 10 di Firenze ed 11 di Empoli, con la conseguente riorganizzazione territoriale dei Dipartimenti di Prevenzione e dei loro servizi, tra cui i PISLL, e il progressivo adeguamento e ridefinizione delle direzioni operative. Nel 2017 sono state completate le ultime iniziative del CRRFV, arrivando nel 2018 ad una nuova programmazione di iniziative, sotto forma di Progetto, denominato “Vivai e Salute- VeS “, promosso dalla UFC Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione dell’AUSL TC, che prende formalmente avvio nel 2019. 

Risultati dell’attività del Centro di riferimento regionale Prevenzione Salute e Sicurezza nel Florovivaismo – CRRFV dal 2005 al 2017

Lo scopo del CRRFV era di affrontare problematiche inerenti l’impatto dell’attività florovivaistica sull’ambiente e la salute soprattutto dei lavoratori. Il florovivaismo per la provincia di Pistoia rappresenta da sempre l’economia trainante e, al momento della costituzione del CRRFV, si stimavano più di 1.700 ditte attive sul territorio, la metà di quelle presenti in Toscana (3.627), con una superficie agricola utilizzata (SAU) intorno a 5.500 ha.  Da questi numeri emergeva la necessità di acquisire informazioni affidabili per valutare l’impatto delle pratiche vivaistiche nell’area pistoiese. Obiettivi specifici del CRRFV erano infatti: 

  • monitorare gli impieghi dei prodotti fitosanitari 
  • studi epidemiologici e indagini sullo stato di salute dei florovivaisti e dei loro familiari
  • sicurezza nell’uso delle macchine agricole
  • formazione e informazione
  • acquisizione di documentazione su ricerca e innovazione.

Alla direzione del Centro dal 2006 al 2017 si sono succeduti negli anni i direttori del PISLL di Pistoia, con il contributo dei tecnici della prevenzione del PISLL di Pistoia e della Val di Nievole esperti in rischi in agricoltura, insieme ad altri professionisti dell’USL di Pistoia e dei vari Enti ed Istituzioni che vi hanno collaborato. In particolare più sistematici quelli della ex USL 7 di Siena, del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze, dell’Istituto Scientifico per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO, oggi ISPRO) e della Fondazione Attilia Pofferi. Contributi specifici sono stati assicurati anche da esperti di ARPAT, del Laboratorio di Sanità Pubblica della Regione Toscana, del Centro Sperimentale per il Vivaismo di Pistoia (Ce.Spe.Vi), di INAIL, dell’Istituto Superiore di Sanità, della Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze, delle Associazioni di Categoria degli imprenditori e dei lavoratori e degli Ordini e Collegi Professionali a indirizzo agrario e  forestale.

In particolare gli ambiti di ricerca del CRRFV erano:

  • monitoraggio impieghi sostanze chimiche 
  • monitoraggio ambientale e biologico
  • osservatorio infortuni sul lavoro
  • indagini epidemiologiche
  • osservatorio stato di salute malattie professionali
  • sicurezza macchine agricole
  • informazione-formazione
  • raccolta documentazione su ricerca e innovazione
I principali risultati dell’attività del CRRFV dal 2006 al 2019 sono riportati per ciascun ambito (Salute dei lavoratori, Ambiente e lavoro e Documenti e comunicazione), dove sono stati collocati i documenti tra i più significativi recuperati tra quelli del sito web non più accessibile del CRRFV della ex ASL di Pistoia. 

Il Progetto “Vivai e Salute” - I suoi 2 bracci :  “Vivai e Salute-Lavoro” e “Vivai e Salute-Popolazione generale”

Il Progetto VeS nasce nel 2019, come prosecuzione delle più significative iniziative del Centro regionale di riferimento Salute e Sicurezza nel Florovivaismo (CRRFV), attivo dal 2005 al 2016 nel Dipartimento di Prevenzione della ex USL 3 di Pistoia. Obiettivi e modalità di gestione del Progetto VeS sono frutto di valutazioni su priorità di ricerca condivise con i partecipanti al Distretto rurale vivaistico ornamentale della Provincia di Pistoia e con il PISLL di Pistoia della Azienda USL Toscana Centro (ASL TC), nata nel 2016 dell’unificazione delle ex ASL 3 di Pistoia, 4 di Prato, 10 di Firenze e 11 di Empoli. Obiettivi specifici del Progetto VeS erano:

a - Ampliare con il braccio “Vivai e Salute-Lavoro” (“VeS-Lavoro”) la ricerca sui rischi degli addetti ai vivai, rispetto a quella già svolta con il CRRFV, grazie ad una più estesa e attiva partecipazione delle Aziende Florovivaistiche ed al loro impegno a favorire l’accesso alle banche dati informatizzate in loro possesso;
b - Studiare con il braccio “Vivai e Salute-Popolazione Generale” (“VeS-pop gen”) l’esposizione a pesticidi ed i rischi sanitari correlati nella popolazione residente nelle aree geografiche prossime ai terreni per la produzione vivaistica.

Il primo obiettivo rappresenta la prosecuzione ed implementazione delle indagini ambientali ed epidemiologiche che erano state già affrontate negli anni precedenti dal CRRFV, mentre la seconda costituisce la novità più significativa della progettazione, estendendo alla popolazione generale residente la valutazione dell’impatto ambientale e sanitario causato dall’attività vivaistica, in particolare per l’uso dei fitosanitari. La estrema contiguità delle abitazioni e dei luoghi di vita e lavoro alle aree di produzione vivaistica, sia in campo aperto che in serre e in vasetteria, è condizione quasi unica a livello internazionale per studiare i nessi epidemiologici tra attività vivaistica e salute dei residenti. A questo si aggiunge l’allarme mediatico suscitato da inchieste televisive sull’uso di pesticidi in agricoltura, sia locali che in altre aree italiane (es, Val di Non in Trentino nella coltivazione delle mele).    

I due bracci progettuali sono da due finanziamenti distinti, di cui:

  • quello per “VeS-Lavoro” dal Settore Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della Direzione sanità, welfare e coesione sociale della Regione Toscana (Del RT 767 del 10.6.2019). Le attività 
  • quello per “VeS-pop gen” direttamente dall’AUSL TC (DDG 1520 del 7.11.2019). 

Il braccio “VeS-Lavoro” a sua volta è gestito dalla UFS Cerimp - Centro regionale sugli infortuni e malattie professionali, cha afferisce alla UFC Epidemiologia dell’ASL TC. 

due bracci progettuali sono sostenuti da due finanziamenti distinti, di cui:

  • quello per “VeS-Lavoro” dal Settore Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della Direzione sanità, welfare e coesione sociale della Regione Toscana (Del RT 767 del 10.6.2019). Le attività progettuali sono gestite dalla UFS Cerimp - Centro regionale sugli infortuni e malattie professionali (Resp: dr.ssa Donatella Talini), cha afferisce alla UFC Epidemiologia dell’ASL TC
  • quello per “VeS-pop gen” direttamente dall’AUSL TC (DDG 1520 del 7.11.2019).  Le attività progettuali sono gestite dalla UFC Epidemiologia dell' ASL TC (Resp. scientifica: dr.ssa Miriam Levi).