Le cause di morte in Italia e in Toscana nel periodo gennaio-giugno 2020


3/5/2022
Dall’inizio della pandemia ISTAT rende disponibili ed in anticipo rispetto alla normale tempistica pre-COVID i dati giornalieri di mortalità, con la finalità di valutare, mediante il confronto con quanto avvenuto negli anni precedenti, l’impatto di COVID-19 sulla mortalità della popolazione italiana.

Utilizzando questo patrimonio informativo abbiamo periodicamente aggiornato le valutazioni sugli eccessi di mortalità per tutte le cause registrati nelle varie fasi pandemiche, a livello nazionale, regionale e provinciale toscano, mostrando anche le differenze di genere e per classi d’età.

In questo approfondimento viene riportata una elaborazione dei dati resi disponibili da ISTAT sulle cause di morte nel periodo gennaio-giugno 2020, distinti per sesso, fascia d’età, mese di evento, luogo del decesso e regione di evento. I dati provengono dalla rilevazione sui decessi derivanti dalle dichiarazioni delle cause di morte compilate dai medici per tutti i decessi avvenuti in Italia e si riferiscono alla “causa iniziale di morte”, ovvero la malattia o l’evento esterno che ha avviato il concatenamento di eventi morbosi che ha portato direttamente a morte (definizione dell’OMS). Tali dati sono comunque da ritenersi provvisori in quanto non è stato effettuato il completo processo di controllo e correzione degli eventuali errori né il recupero di eventuali dati mancanti.

Complessivamente in Italia i decessi totali nel periodo gennaio-giugno 2020 sono stati 37.2670, pari ad un eccesso del +12,7% rispetto al quinquennio 2015-2019, +14,5% negli uomini e +11,1% nelle donne. Gli incrementi di mortalità si riferiscono ai mesi di esplosione della pandemia, marzo +48,6% e aprile +40%, mentre i mesi di gennaio e febbraio avevano registrato una mortalità generale più bassa associata ad un inverno più mite e a un minor impatto dell’influenza.

In figura 1 sono riportati i ranking delle prime otto cause di morte, nei primi 6 mesi del 2015-2019 e nello stesso periodo del 2020, con confronto Italia vs. Toscana.

A livello nazionale i decessi con causa iniziale COVID-19 sono stati 33.335, pari all’8,9% del totale, stesso ordine di grandezza del gruppo delle malattie respiratorie (33.480 decessi, 9%), in terza posizione dopo le malattie cardiovascolari (31,1%) e tumori (23,5%).

In Toscana nei primi 6 mesi del 2020 COVID-19 è stata la sesta causa di morte, con 986 decessi totali (4,3%), dopo le malattie cardiovascolari, i tumori, malattie respiratorie, del sistema nervoso e il gruppo delle malattie mal definite. In Lombardia, duramente colpita nella prima fase pandemica, la percentuale di decessi COVID-19 sul totale è la più alta in Italia, 19,6%, seguita dalla provincia autonoma di Trento (15,5%) e dal Piemonte (14,6%).

Figura 1: Ranking delle prime otto cause di morte nel 2020 vs. 2015-2019 (mesi gennaio-giugno). Confronto Italia e Toscana.
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In figura 2 sono riportate per Italia e Toscana le variazioni percentuali dei decessi stimati per i principali gruppi di cause nei primi 6 mesi del 2020, rispetto allo stesso periodo nel quinquennio 2015-2019. I disturbi psichici e comportamentali sono le cause con l’aumento più consistente (+16,4% in Italia e +15,6% in Toscana). In particolare aumenta la mortalità per demenza, la causa con più decessi del gruppo, che in Toscana è passata da una media di 642 decessi nei mesi di gennaio-giugno 2015-2019 a 751 nello stesso periodo del 2020 (+17%, in Italia +16%).

Si registrano eccessi di mortalità anche per le malattie della cute, del sistema nervoso, del sistema genitourinario e per le malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche, seppur in percentuali diverse tra Italia e Toscana. Le malattie del sistema respiratorio mostrano, invece, in Toscana un andamento opposto rispetto alla media italiana. Si osserva nella nostra regione una riduzione della mortalità per malattie respiratorie del -11%, a fronte di un aumento sul territorio nazionale del +16%, soprattutto a carico delle polmoniti (+28,7%) e delle polmoniti interstiziali che nel 2020 hanno fatto registrare 2.876 decessi a fronte di un numero medio di circa 150 casi. In Toscana la mortalità per polmonite nel periodo gennaio-giugno 2020 registra un -12%, mentre le malattie polmonari interstiziali passano da una media di 10 casi nel periodo 2015-2019 a 60 casi nel 2020.

Nei primi sei mesi del 2020 diminuisce seppur lievemente la mortalità per tumori, -1,9% in Italia e -1,4% in Toscana. Così come diminuiscono i decessi per le cause esterne di traumatismo e avvelenamento (-4,4% in Italia e -2,6% in Toscana), soprattutto grazie ad una riduzione consistente dei decessi per accidenti di trasporto (-33,5% in Italia e -30,1% in Toscana). In diminuzione anche i decessi per malattie cardiovascolari (-4% Italia e -10,9% in Toscana), anche se in parte questa riduzione è spiegata dalla diminuzione dei casi di arresto cardiaco, che secondo le nuove regole di codifica, a partire dal 2020 non sono più classificati nel gruppo delle cardiovascolari ma in quello dei sintomi, segni, risultati anomali e cause mal definite, che infatti registra un forte aumento (+73% Italia e +44% Toscana).

Figura 2: Variazioni percentuali dei decessi 2020 vs. 2015-2019 per gruppi di cause, confronto Italia-Toscana.
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Rispetto alle diverse classi d’età si registra nei primi sei mesi del 2020 una diminuzione della mortalità nella classe 0-49 anni, pari a -8,6% in Italia e -9,3% in Toscana, spiegata prevalentemente dalla diminuzione dei decessi per accidenti da trasporto. Nelle altre classi di età si osservano aumenti generalizzati per mortalità generale, con le malattie respiratorie sempre in crescita e demenza, diabete, morbo di Parkinson e malattia di Alzheimer con aumenti più importanti all’aumentare dell’età.

Per quanto riguarda il luogo del decesso (tabella 1), nei primi sei mesi del 2020 i decessi COVID-19 sono prevalentemente avvenuti negli Istituti di cura (77% per l’Italia e 85% per la Toscana). A livello nazionale il 15% è avvenuto presso le strutture residenziali, in Toscana questa percentuale è più bassa, l’8,5%. Mentre risulta piuttosto omogenea la quota dei decessi avvenuta presso le abitazioni (3% a livello nazionale, 4,3% a livello regionale).

Tabella 1: Luogo del decesso per i decessi COVID-19 avvenuti nel periodo gennaio-giugno 2020 in Italia e in Toscana.
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Il confronto con i primi sei mesi nel quinquennio precedente (figura 3) mostra come a livello nazionale il maggior incremento di mortalità generale si osserva nelle strutture residenziali o socio-assistenziali. Da una media 2015-2019 di 30.848 decessi si è passati a 46.483 nel 2020, con un incremento del 51%, in Lombardia l’incremento è stato del +97%. In queste strutture, gli incrementi maggiori si osservano per i sintomi, segni, risultati anomali e cause mal definite, per le malattie del sistema respiratorio e per le malattie del sangue e degli organi ematopoietici ed alcuni disturbi del sistema immunitario. Per i decessi avvenuti negli istituti di cura si registra un incremento del +11%, nelle abitazioni del +9% (in Lombardia +50% negli istituti di cura e +44% nelle abitazioni).

In Toscana l’incremento maggiore di decessi totali riguarda quelli avvenuti nelle abitazioni: si è passati da una media precedente di circa 8.700 decessi a più di 9.600 decessi nel 2020, con un incremento del +10,4%. I decessi presso le strutture residenziali mostrano un incremento del +6%, mentre si osserva una flessione per i decessi avvenuti negli istituti di cura della nostra regione.

Figura 3: Decessi totali avvenuti nel periodo gennaio-giugno per luogo del decesso. Confronto 2020 vs. 2015-2019 in Italia e Toscana.
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A cura di: Daniela Nuvolone, Agenzia regionale di sanità della Toscana



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