11/6/2018
Questo rapporto analizza i dati raccolti in Toscana con lo
studio europeo HALT-3, dedicato al
controllo delle infezioni correlate all’assistenza e sull’uso di antibiotici in strutture di assistenza socio sanitaria extra-ospedaliera.
Il protocollo di studio è stato messo a punto dal
Progetto Europeo HALT, finanziato e promosso da ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control), al quale hanno aderito oltre 19 paesi dell’Unione europea per un totale di circa 1.000 strutture.
Nel 2017
la Toscana ha partecipato con 35 RSA. I soggetti arruolati nello studio sono prevalentemente grandi anziani e presentano un elevato carico assistenziale. La procedura invasiva a cui sono più di frequente sottoposti gli ospiti delle strutture è rappresentata dalla cateterizzazione urinaria (11%).
La prevalenza di ICA risulta pari al 4,3%; la quasi totalità di tali infezioni si sono sviluppate nella struttura che ospita il paziente. Per quanto riguarda la tipologia delle ICA, le infezioni del tratto respiratorio risultano le più rappresentate (35%), seguite delle infezioni della cute (24%) e da quelle urinarie (19%); le infezioni gastrointestinali rappresentano il 7%, di cui la quasi totalità sono dovute a
Clostridium difficile.
L’uso di antibiotici per via sistemica
interessa il 3,7% dei soggetti in studio.
Il 20% delle terapie antibiotiche sono state
eseguite a fini di profilassi; nel 75% di tali prescrizioni lo scopo era prevenire infezioni delle vie urinarie. Questo dato implica necessariamente una riflessione ed una revisione dei protocolli terapeutici in uso al fine di un appropriato utilizzo degli antibiotici e del contrasto allo sviluppo di germi antibiotico-resistenti.
Per quanto riguarda le misure di sorveglianza e controllo delle ICA, si osserva che
in circa la metà delle strutture è presente un programma di sorveglianza delle infezioni ed è disponibile personale medico e/o infermieristico specificamente dedicato e formato sul tema. Di contro, i risultati di tali programmi di sorveglianza sono raramente restituiti al personale medico ed infermieristico.
Inoltre solo
nel 46% delle strutture sono stati proposti momenti formativi specifici sul tema ICA nell’ultimo anno.
Poche sono, ad oggi, le strutture che si sono dotate di strumenti per facilitare l’uso appropriato di antibiotici, come linee guida, strumenti di controllo e verifica dei consumi, in ragione di diversi motivi.
Per approfondire
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