In questa infografica sono sintetizzati i dati più rilevanti dell’indagine EDIT “Epidemiologia dei determinanti dell’infortunistica stradale in Toscana”, raccolti in maniera più ampia e approfondita nel documento di sintesi Comportamenti alla guida e stili di vita a rischio nei ragazzi in Toscana – EDIT 2015.
La salute dei ragazzi toscani non mostra segnali di peggioramento, anzi al contrario, sembra esistano alcuni cambiamenti in positivo, strettamente legati alla crisi economica.
Al 1 gennaio 2015, in base ai dati forniti dal Ministero dell’Interno, sono regolarmente presenti in Italia 3.929.916 cittadini non comunitari con un aumento dell’1,4% rispetto all’anno precedente.
Per guadagnare in salute anche in età più avanzata, fondamentale risulta la prevenzione primaria.
Frutto della collaborazione di un folto gruppo di esperti e realizzata su iniziativa della Commissione permanente per le problematiche della medicina di genere del Consiglio sanitario regionale.
Dalla giornata è emersa la “fotografia puntuale” dello stato di salute dei detenuti arruolati nello studio, ovvero di tutti i detenuti presenti all’interno degli istituti penitenziari di 6 regioni (Toscana, Veneto, Lazio, Liguria, Umbria e dell'Azienda sanitaria di Salerno) alle 24.00 del 3 febbraio 2014.
Preoccupanti gli ultimi dati sul consumo di sostanze psicotrope nei circa 30mila studenti italiani delle scuole medie superiori intervistati all’interno dello studio ESPAD Italia (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs), condotto dall’Istituto di fisiologia clinica del CNR di Pisa.
Si è tenuto a Roma il 5 marzo il convegno di chiusura del progetto, finanziato dal Ministero della salute e coordinato dall’Istituto superiore di sanità, Sorveglianza della mortalità materna: progetto pilota in regioni del Nord, Centro e Sud Italia, a cui ha partecipato anche la Toscana con l’Agenzia regionale di sanità.
Il progetto europeo EUROmediCAT, che ha indagato sulla sicurezza dell’uso dei farmaci in gravidanza in relazione al rischio di malformazioni congenite, ha studiato in particolare anche l’uso di antidepressivi prima, durante e dopo la gravidanza.
L’ISPO ha recentemente pubblicato sulla rivista «Epidemiologia e Prevenzione» un articolo sulla mortalità per genere nei bambini e negli adolescenti in Toscana, in cui si rileva che i maschi, in tutto il periodo della crescita, sono soggetti ad un maggior numero di decessi.