10/7/2020
Indicazioni per l’allestimento di spazi per i percorsi sanitari delle persone con disabilitàConsiderare la disabilità di un individuo, sia essa di tipo fisico sia mentale, come un elemento guida per individuare gli elementi che possono impedire o ostacolare la piena integrazione di queste persone nei processi ordinari di vita e di socialità, è diventato patrimonio comune a partire dalle iniziative e dalle lotte di Franco Basaglia contro l'emarginazione, anche fisica, del malato mentale.
La
monografia, promossa dalla Regione Toscana e curata da Virginia Serrani per ARS, parte dalla constatazione che la maturazione di un
diverso modo di concepire la disabilità ha contaminato anche gli
aspetti architettonici e strutturali di un edificio e dei
percorsi che lo caratterizzano, particolarmente nel caso di edifici adibiti a compiti assistenziali, per i quali la riflessione sulla disabilità individuale e sulle sue interazioni con l’ambiente e le strutture ha portato allo sviluppo dell’”
Evidence Based Design” (EBD) e a
promuovere la funzione “curativa” degli ambienti sanitari.
Questi aspetti si inseriscono logicamente nella più ampia prospettiva di
collocare la persona al centro del percorso assistenziale, e quindi di considerare la componente della
disabilità come
uno dei fattori da considerare per facilitare l’accesso ai Servizi sanitari e la loro fruizione, per migliorare l’esperienza vissuta dal soggetto nel momento in cui li utilizza e per ottenere risultati più soddisfacenti.
La capacità di
assumere il punto di vista del soggetto con disabilità, specie nel caso di disabilità intellettiva, e di
tradurla in interventi di revisione degli edifici adibiti ad assistenza, in
percorsi privi di barriere (fisiche e/o comunicative) e
facilitati da personale dedicato è l’oggetto di questa monografia che riconosce come
la mancata considerazione della disabilità sia un
fattore ostativo del ricorso ai Servizi sanitari e, in ultima analisi, un
fattore di disuguaglianza dello stato di salute di questa popolazione.
Partendo da questa premessa, la Regione Toscana ha avviato il
programma PASS che rappresenta il contesto di riferimento cui si agganciano le proposte formulate in questa monografia basate sul
principio del Design for All, ovvero sull’
individuazione dei bisogni omogenei per disabilità e trascura la classificazione per tipologia di disabile.
La
monografia riporta il contesto logico-teorico adottato per l’individuazione di
soluzioni operative strutturali e organizzative che consentono di rispondere ai bisogni specifici della disabilità nel momento in cui è necessario ricorrere ai Servizi sanitari, ma rappresenta anche uno
strumento pratico e propositivo per la realizzazione di interventi praticabili ed efficaci.
Lo scopo di questo documento, infatti, non è solo quello di fornire una
cornice teorica delle conseguenze che ha la disabilità sulla corretta fruizione dei Servizi sanitari, ma, attraverso l’analisi delle diverse modalità assistenziali, offre ai decisori delle
soluzioni percorribili in tempi ragionevoli e realizzabili nelle condizioni reali.
Particolare attenzione merita lo sforzo fatto per considerare il
carattere multidimensionale della disabilità e analizzare il
complesso degli ostacoli che si possono presentare in fase di progettazione o di ridefinizione dei percorsi assistenziali e che riguardano l’ambiente fisico, le sensazioni e le percezioni delle persone con disabilità, la sicurezza etc.
Un punto caratterizzante di questo lavoro è l’
attenzione che viene data al professionista sanitario e al benessere lavorativo, ritenendo, giustamente, che la
componente umana e professionale costituiscano elementi
fondamentali per realizzare una corretta relazione con la diversità rappresentata dal soggetto disabile e per
dare risposte concrete ai loro bisogni.
La
rilevanza di questa proposta, e il suo impatto nella realtà assistenziale toscana, è testimoniata dal fatto che,
grazie alle indicazioni contenute nella monografia, è stata finanziata dalla Regione la
realizzazione di percorsi ambulatoriali PASS nelle AUSL Toscana Nord-ovest, nell’AOU Careggi e nell’AOU Senese che ne applicano nel concreto i principi e gli indirizzi.