Nell’ultimo mese l’epidemia di Covid in Toscana sembra giunta finalmente al suo punto di arresto: poco più di 5 i casi giornalieri notificati, circa 3000 i tamponi eseguiti al giorno e le guarigioni sono ormai arrivate all’86%. E anche quando emergono focolai, l'epidemia appare sotto il controllo dei servizi territoriali ed ospedalieri toscani.
I ricoveri per Covid-19 in Toscana. Aggiornamento luglio 2020
Molte e importanti differenze di genere si osservano nella frequenza, nei sintomi, nella gravità di numerose malattie e anche nella risposta alle terapie e nelle reazioni avverse ai farmaci. Questo sembra essere vero anche nel contesto della pandemia da COVID-19.
L’ictus rappresenta ancora la seconda causa di morte al mondo e contribuisce per l’11,6% alla stima mondiale di anni di vita persi per morte prematura o vissuti con disabilità. È perciò importante che il sistema sanitario garantisca sempre una risposta tempestiva ai cittadini, anche in condizioni maggiormente stressanti, come la pandemia
E' stata recentemente pubblicata una interessante review del BMJ finalizzata a valutare l'accuratezza diagnostica dei test anticorpali nella diagnosi di infezione corrente o pregressa da SARS-CoV-2 in ospedale o nella comunità.
Rilevare i motivi dell'adesione vaccinale degli operatori di RSA: un’occasione molto “nudge”.
I dati preliminari dello studio hanno evidenziato che gli esiti materni e neonatali della infezione da Sars-Cov2 in gravidanza sono meno gravi rispetto ai temibili quadri clinici di altre malattie respiratorie virali quali SARS-COV, MERS e influenza da H1N1.
A partire dall'11 settembre 2019, sul sito ARS Toscana il monitoraggio sulla presenza del batterio NDM - New Delhi nei pazienti degli ospedali toscani, monitoraggio già avviato dal maggio scorso. Questo è l'aggiornamento del 5 luglio 2020.
La luce ultravioletta a lunghezza d’onda corta, o radiazione UV-C, quella tipicamente prodotta da lampade a basso costo al mercurio (usate ad es. negli acquari per mantenere l’acqua igienizzata) ha un’ottima efficacia nel neutralizzare il Coronavirus SARS-CoV-2.
Il Programma regionale di osservazione dei LEA, sviluppato dall'ARS, permette di avere informazioni più tempestive sulla Toscana (già pubblicato il dato 2019), evidenziando differenze nei diversi contesti locali e variabilità tra erogatori.
E’ passato un mese oramai dalla temuta apertura integrale del 18 maggio, momento in cui è stata ridata la possibilità a tutti i cittadini italiani e toscani di potersi muovere liberamente sul territorio nazionale: è possibile quindi commentare i dati a disposizione, cercando di collocare la circolazione del coronavirus in Toscana all’interno del quadro nazionale.
La pandemia di Covid-19 sta avendo un effetto indiretto sulla salute delle persone, in particolare sul ricorso a prestazioni di cura e assistenza. Gli accessi per situazioni di bassa priorità clinica si sono pertanto ridotti, ma studi preliminari segnalano il rischio che persone realmente bisognose di cure non si siano rivolte ai servizi per timore di contagiarsi.
Una somministrazione precoce nei pazienti affetti da polmonite Covid-19 non fornisce benefici clinici rilevanti.
Sono stati recentemente pubblicati i risultati preliminari del trial clinico randomizzato Recovery, finalizzato a valutare l'efficacia di potenziali trattamenti per COVID-19, incluso il desametasone (corticosteroide) a basso dosaggio.
Le iniziative di supporto alla popolazione a livello nazionale e regionale.
Le dipendenze da sostanze come il tabacco, l’alcol e le droghe ma anche le dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo, cibo, internet e nuove tecnologie, doping) sono importanti fattori di rischio per la salute pubblica e lo diventano ancora di più in una situazione particolare come quella correlata alla pandemia da COVID-19.
A partire dall'11 settembre 2019, sul sito ARS Toscana il monitoraggio sulla presenza del batterio NDM - New Delhi nei pazienti degli ospedali toscani, monitoraggio già avviato dal maggio scorso. Questo è l'aggiornamento del 14 giugno 2020.